WEB | pages Innanzitutto non e' mai stato strano che la citta', oltre a dare i natali a mille band, accogliesse con regolarita' eventi dal vivo di una certa levatura (quasi banale menzionare i soliti Clash in piazza Maggiore, o Patti Smith). Quindi la predisposizione ad accettare proposte musicali altre rispetto alla cosiddetta musica leggera italiana e' un dato incontrovertibile. Nei primi Ottanta e' tutto un pullulare di realta' che nascono all'ombra del mito del rock anglosassone (Skiantos in primis) o dalle sue diramazioni piu' oblique (Italian Records e i Confusional Quartet, tra l'altro appena tornati in pista dopo lunga inattivita' ). Nei Novanta nascono le prime esperienze nei centri sociali autogestiti, che si fanno sempre piu' vivaci, tanto da alimentare una proposta ludico-culturale sempre piu' eterogenea e vicina all'Europa. Nascono realta' come il Livello 57, con le posse a farla da padrone, o il Link, che vivra' anch'esso la sua affermazione definitiva in quegli anni insieme a Estragon e Covo Club. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con a fianco di questi due il Locomotiv, ma elencarli tutti e' lungo e diventa pure pernicioso.