La musica è un linguaggio universale in grado di veicolare significati molteplici e multiformi, ampliando il grado di conoscenza e consapevolezza di noi e degli altri.
Il progetto INVASIONI, collocando un unico elemento (testo, frase) al centro dell'attenzione e reiterandolo in varie forme e con modalità espressive musicali diverse (grazie al contributo di tutti gli artisti coinvolti), cerca di definire un paradigma strutturale comune al sistema globale dei mezzi di comunicazione. L'attenzione è rivolta al meccanismo di comprensione del fruitore, il cui processo di decodifica si avvale dei diversi codici comunicativi che dipenderanno di volta in volta dai media emettitori.
In sintesi:
-Il testo diventa ipertesto e attraverso di esso si costruisce una rete di relazioni
-La musica (nelle sue diverse declinazioni) gioca con le parole cercando significati nuovi, dati dall'improvvisazione, dall'individualità e dalla molteplicità dei mezzi espressivi. E' la forma di comunicazione trasversale con il più alto potenziale comunicativo.
-L'interattività (nel senso di partecipazione) è l'invito a non subire passivamente tutto ciò che ci viene proposto, ad intervenire sul corso degli eventi, per far maturare una coscienza critica, attiva e costruttiva. La tecnologia usata non come semplice espressione di sè, ma come valore aggiunto all'esplorazione di nuovi linguaggi.
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PENSATEVI LIBERI
...LA MOSTRA, CURATA DAL "BAFFO AL QUALE DOBBIAMO TANTO" ODERSO RUBINI E DA ANNA PERSIANI, E’ RIUSCITA NELL'INTENTO DI EVOCARE ANNI DI ECCITAZIONE VERA, QUANDO IL FUTURO ERA ANCORA UNA COSA SERIA. IL SOTTOTITOLO E’ FUORVIANTE (IL 99% DELLA PRODUZIONE UNDERGROUND DI QUEGLI ANNI E’ FUORVIANTE, GRAZIE AL CIELO). TRE COORDINATE: BOLOGNA, ROCK, 1979. II FOCUS E’ SU UN LUOGO FISICO E UN ARCO DI TEMPO CIRCOSCRITTO, DICIAMO DAL 77.ALL'85, MA DA LI’ PARTE IL VIAGGIO. DISCHI, CASSETTE, FANZINE, RIVISTE, MANIFESTI, I PRIMI VIDEO, TRENINI ELETTRICI, BULLONI, SANTINI, SCOLAPASTA TUTTE COSE CHE HANNO UNA FORMA, UN VOLUME E UN PESO, INGIALLITE IN SUPERFICIE DA UN TEMPO DEL QUALE SI FANNO BEFFE. DENTRO, NUOVE DI ZECCA. IL MONDO È QUELLO DI SKIANTPS, GAZNEVADA, CONFUSIONAL QUARTET, WINDOPEN, STUPIT SET, DELL'HARPO'S BAZAAR, DELL'ITALIAN RECORDS, DI PATTI SMITH AL DALLARA E I CLASH IN PIAZZA MAGGIORE, DI RADIO ALICE, LA TRAUMFABRIK, IL CONVEGNO SULLA REPRESSIONE, L'OMICIDIO DI LORUSSO, DEL TRENO DI JOHN CAGE E DI ELECTRA1 ALLA MANIFATTURA TABACCHI, E DEL BOLOGNA ROCK AL PALASPORT DI PIAZZA AZZARITA, OVVIO: 2 APRILE 1979, 6000 PERSONE INFEROCITE DI FRONTE A FREAK E SOCI CHE CUCINANO LA PASTA SUL PALCO, PERCHE’ "QUESTA E’ AVANGUARDIA, PUBBLICO DI MERDA". IMPENSABILE, NELL'UNDERGROUND NORMALIZZATO DI OGGI...
#LUCA FRAZZI/RUMORE/2019
ANNI 80. IL SISMA DELL'ITALIAN WAVE
L'EPICENTRO FU BOLOGNA, POI TOCCÒ A FIRENZE. DA LI' IN AVANTI IL BOOM CONTAGIO' TUTTO IL PAESE CREANDO UNA SCENA ORIGINALE. ECCO I DISCHI DEI PROTAGONISTI