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SPECIAL PROJECTS

 
Toscanini Next
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Wandre'
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La battaglia di Ustica
La battaglia di Ustica
Concerto Marconi
Concerto Marconi

More Music, More Life

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SPECIAL PROJECTS

  Records da 1 a 20 di 44
 

La battaglia di Ustica - 3D Soundscape

"La Battaglia di Ustica" e' un emozionante progetto musicale creato da Carlo Cialdo Capelli per il Museo Per La Memoria di Ustica di Bologna. Attraverso una fusione unica di arte e memoria, Capelli ha scritto brani musicali ispirati alle tragiche vicende dell'aereo abbattuto nei cieli di Ustica nel 1980 i cui resti sono conservati nel museo stesso. Utilizzando le frasi sussurrate emesse dagli 81 altoparlanti presenti nel museo, le composizioni catturano l'intensita' delle emozioni vissute durante quel tragico evento, trasformando le parole in un potente messaggio di resilienza e speranza. Incorporando anche riferimenti al mare e al diluvio, la musica di Capelli ci conduce in un viaggio immersivo, rievocando le profondita' marine dove giace il relitto, e intrecciando le storie delle vittime con la forza maestosa e misteriosa del mare. Attraverso note ed armonie, il progetto invita il pubblico a riflettere sulla fragilita' umana, ma anche sulla capacita' di superare le avversita' con coraggio e determinazione. "La Battaglia di Ustica" offre una toccante e significativa esperienza di ascolto, un tributo musicale che onora la memoria delle vittime e lascia un'impronta indelebile nell'anima degli spettatori. Un'opera d'arte sonora che, come le onde del mare, avvolge il pubblico in una storia di speranza e rinnovamento, commemorando un capitolo cruciale della storia italiana con rispetto e sensibilita'. Sabrina Camonchia-Corriere della Sera 14 luglio 2024 [2024]
Concerto all’interno del Museo per la Memoria di Ustica per “Manca ancora un pezzo” (14 Luglio 2024) Lo spazio del tempo per lo spazio del suono: l'installazione di Boltanski come tema ricorrente e  laboratorio compositivo per provare a dare una dimensione tridimensionale oltre che all'immagine anche al suono; non solo destra o sinistra, alto e basso, ma attorno (360 gradi)... sommare ad una cornice gia' di per se' suggestiva anche l'intensita' emotiva di un evento musicale e acustico appositamente composto da Carlo 'Cialdo' Capelli attorno alla tragedia di Ustica."La Battaglia di Ustica" e' un emozionante progetto musicale creato da Carlo Cialdo Capelli per il Museo Per La Memoria di Ustica di Bologna. Attraverso una fusione unica di arte e memoria, Capelli ha scritto brani musicali ispirati alle tragiche vicende dell'aereo abbattuto nei cieli di Ustica nel 1980 i cui resti sono conservati nel museo stesso. Utilizzando le frasi sussurrate emesse dagli 81 altoparlanti presenti nel museo, le composizioni catturano l'intensita' delle emozioni vissute durante quel tragico evento, trasformando le parole in un potente messaggio di resilienza e speranza. Incorporando anche riferimenti al mare e al diluvio, la musica di Capelli ci conduce in un viaggio immersivo, rievocando le profondita' marine dove giace il relitto, e intrecciando le storie delle vittime con la forza maestosa e misteriosa del mare. Attraverso note ed armonie, il progetto invita il pubblico a riflettere sulla fragilita' umana, ma anche sulla capacita' di superare le avversita' con coraggio e determinazione. "La Battaglia di Ustica" offre una toccante e significativa esperienza di ascolto, un tributo musicale che onora la memoria delle vittime e lascia un'impronta indelebile nell'anima degli spettatori. Un'opera d'arte sonora che, come le onde del mare, avvolge il pubblico in una storia di speranza e rinnovamento, commemorando un capitolo cruciale della storia italiana con rispetto e sensibilita'.
 

VIRALISSIMA - Festival Musicale digitale

[2023-2024]
Viralissima e' il festival musicale digitale voluto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e realizzato in collaborazione con Ater Fondazione e LepidaTV. L'iniziativa e' nata per sostenere importanti settori della filiera musicale duramente colpita dall’annullamento di concerti e festival a causa del Covid e per dare visibilita' alla ricchissima realta' musicale della regione, alla sua straordinaria vitalita' e alla molteplicita' dei linguaggi creativi che la percorrono. Viralissima propone nello stesso cartellone, al di la' dei diversi linguaggi, gli esponenti piu' originali e rappresentativi della musica in Emilia-Romagna, dal rock all’elettronica e al jazz, dalla canzone d’autore all’hip hop. I live sono accompagnati da interviste e approfondimenti, sottotitolati in lingua inglese.
 

VAILISCIO - Concerti, Ballo, Racconti, Canzoni

[2023/2024]

Ispirato dalla Regione Emilia-Romagna ma promosso da comuni, associazioni, artisti, locali, etichette discografiche, VAILISCIO nasce con l’obiettivo di candidare il LISCIO al riconoscimento come bene immateriale nella lista dell’Unesco. Queste musiche popolari hanno accompagnato processi sociali importanti, come l’urbanizzazione e l’industrializzazione, gli anni pieni di speranze e di ritrovato ottimismo del dopoguerra, gli albori del boom economico. Una storia italiana che qui, in Emilia-Romagna e' stata scandita da fisarmoniche, violini, organini, a volte frutto di piccoli miracoli di artigianato tramandato attraverso le generazioni, colonna sonora di un popolo. 

Le quattro azioni individuate dal progetto VAILISCIO sono: 

Concerti. Grande qualita' musicale: il Liscio non piu' solo nelle balere, ma anche e soprattutto nei teatri, con artisti prestigiosi di diverse provenienze musicali (Jazz, Classica, Folklore). Si tratta di fare entrare il Liscio nella dimensione della musica colta, un’operazione simile a quella capitata al Tango con Gardel e Piazzolla. Concerti in alcune occasioni accompagnati di spettacoli di Ballo Liscio, ma anche coreografie originali con compagnie importanti come l’Aterballetto, sull’esempio di quanto creo' Gades con il Flamenco. Santa Balera. 

Concerti di artisti giovani nelle balere e nei circoli ARCI, per diffondere il Liscio nella rete, con consegna di targhe alle balere storiche. Possibile Rassegna/Festival finale dedicato alle nuove composizioni! 

Il Liscio nelle parole: racconti brevi e originali sul liscio di scrittori emiliano romagnoli noti: Fabio Bonifacci, Grazia Verasani, Gianluca Morozzi, Paolo Nori, Wu-Ming, Simona Vinci, Bottega Finzioni, Francesca Giannone, Silvia Avallone, ecc. ... Potrebbero accompagnare con brevi letture i concerti nei teatri, essere oggetto di Podcast per la rete, ecc. Laboratori: a) nelle scuole per la costruzione di strumenti musicali con materiali di riciclo e inserimento in alcuni concerti dove i bambini suonano; b) Laboratori per adulti con Maddalena Scagnelli in occasione dei concerti di Enerbia; c) Laboratori di ballo in collaborazione con le scuole di Liscio che possono accompagnare alcuni concerti. EVENTO FINALE AL TEATRO PETRELLA DI LONGIANO (tolte le sedie dalla platea). Serata finale con un grande Festival invernale di tre giorni che coinvolge comici, Gen Z liscio, artisti, ballerini e scuole. 

Ma il LISCIO e' stato anche una palestra fondamentale per tanti musicisti che poi sono diventati protagonisti della musica italiana, mettendo in pratica quello che imparavano nelle austere aule dei Conservatori, passando con disinvoltura da Bach al patrimonio popolare. Ritrovare quello spirito, quei suoni e quegli strumenti cosi' evocativi come la fisarmonica, il clarinetto o il violino aiutera' a ristabilire con il LISCIO un rapporto meno negativo di quello che la generazione degli anni 70/80, ribelle e anticonformista sentiva come ‘roba vecchia’, snobbando con molta superficialita' un genere che aveva principalmente il difetto di essere la musica dei propri genitori.

 

Concerto Marconi - Tributo musicale al Genio bolognese

[2024]

CONCERTO MARCONI e' stata una produzione originale, uno spettacolo unico e forse irripetibile, dedicato al rapporto complesso fra il genio bolognese eil mondo della musica, che non puo' che guardare con devozione a Marconi. 

Il concerto si e' dipanato dunque sui tanti temi che hanno accompagnato la vita musicale di Marconi: alcune composizioni classiche, tratte dalle prime trasmissioni radiofoniche della BBC, dell’URI e dell’EIAR; altri brani che parlano della radio, composizioni e testi nei quali la radio e' strumento evocativo e creativo. 

CONCERTO MARCONI appare cosi' come la naturale prosecuzione della Mostra "All’Ascolto del Mondo" al Museo della Musica di Strada Maggiore dal 24 ottobre 2024 al12 gennaio 2025, che esalta la sua capacita' di diventare un imprenditore particolarmente innovativo. Sua la prima fabbrica wireless al mondo, suoi i primi esperimenti di trasmissioni radiofoniche in un magazzino dismesso a Chelmsford, fino alla costituzione della BBC, dell’URI/EIAR e della Radio Vaticana. Suoi anche i primi esperimenti sulla televisione.

Registrare e trasmettere quindi, sono state le due fondamentali intuizioni di Marconi e di Edison, che insieme hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’industria musicale e dell’intrattenimento: si ridefiniva il rapporto tra arte e industria, tra domanda e consumo, tra immaginazione e realta', e l’irruzione delle macchine parlanti e della radio coincidono con l'affermarsi nel mondo occidentale di un capitalismo del consumo sempre piu' fondato sulla produzione di beni artistici di uso quotidiano.


Protagonisti del concerto La Toscanini Next diretta da Tiziano Popoli.
Solisti:
Cristina Zavalloni, 
Vincenzo Vasi e Valeria Sturba (theremin).

Ospiti speciali in video: 
Emidio Clementi 
Kronos Quartet.

CONCERTO MARCONI si e' tenuto al Teatro Manzoni giovedi' 12 dicembre alle 20.30 con ingresso libero.

 

Toscanini Next - Shanghai Spring Festival

[2025]
2 bellissimi concerti della Toscanini Next a tema Colonne sonore a Shanghai per il tradizionale Spring Festival... di grande impatto la collaborazione con alcuni cori cinesi (bimbi e adulti) che ne hanno arricchito gli asptti emotivi...
 

Wandre' - La chitarra del futuro

“Chi ha detto che tutto questo non si possa fare esattamente al contrario?” La storia di Antonio Vandre' Pioli (1926-2004), in arte Wandre', nasce e si sviluppaa Cavriago, un piccolo paese nell’hinterland di Reggio Emilia. Ed e' una storia tipicamente Emiliana, germogliata in un territorio geneticamente ricco di creativita' e particolarmente fertile di musica. Perche' una mostra sulle opere e la vita di Wandre'? Perche', come gia' scriveva Pablo Echaurren piu' di quindici anni fa, si tratta di un genio assoluto, venerato all’estero e misconosciuto in Italia; e il momento e' quanto mai appropriato, ricorrendo quest’anno il ventennale della sua scomparsa. Figlio di un padre disertore per amore durante la Prima Guerra mondiale, Wandre' eredita da questi la passione per la liuteria e la forza di coltivare i sogni impossibili. A differenza del padre pero', che era arrivato a ipotecare la casa per costruirsi una macchina per volare, Wandre' i suoi sogni impossibili riusci' a realizzarli, restando sempre coerente con le proprie idee a dispetto di tutto e di tutti. Lo fece sulle montagne dell’Appennino reggiano, che lo videro partigiano a sedici anni; lo fece nel settore edile, dove lavoro' per dieci anni; lo fece in liuteria, dove alla fine degli anni ’50 opero' la piu' grande rivoluzione concettuale e tecnica del XX secolo. E lo fece con l’adesione al movimento Fluxus e con il suo recitare la vita fra alti e bassi, fino alla morte, in un infinito teatro di strada. Il corpus della mostra e' incentrato sull’arte liutaria di Wandre', caratterizzatada una visione innovativa del ruolo dello strumento musicale, che da attrezzo di lavoro viene trasformato per la prima volta in una protesi dell’artista per il transfert emotivo. Quella di Wandre' e' stata un’operazione di design emozionale, capace di coniugare avanguardie e lirismo erotico per dare espressione a un’urgenza poetica pop-futurista che permea tutto il suo lavoro. L’intera opera di Wandre' contiene tre ingredienti fondamentali: le radici, l’osservazione e il dubbio. Questi elementi lo spingono a inserire costantemente simboli che rimandano al suo vissuto personale e ai fermenti contemporanei che animano la societa', la politica e il costume. Wandre' e' un raffinato osservatore della realta' che lo circonda e di fronte a qualsiasi cosa si interroga puntualmente: “chi ha detto che tutto questo non si possa fare esattamente al contrario?”. Quindi prova a farlo, infrange qualsiasi regola, e dimostra che molto spesso e' proprio in quel contrario che si nascondono le intuizioni geniali. Chi mai avrebbe potuto concepire un piano armonico concavo per una chitarra? Oppure bombature asimmetriche o ponticelli con le corde sospese? Solo lui, uno scienziato della liberta'. Il percorso della mostra, che inizia con i primissimi strumenti costruiti da Wandrè, corrisponde a un viaggio dove lo spettatore, fra bassi, chitarre, note biografiche e altre opere, si confronta con i sogni, le allucinazioni e gli incubi del liutaio artista. Lungo questo cammino si scopre che Wandrè fu partigiano, attore dilettante, caporedattore, capomastro, imprenditore, fashion designer, artista Fluxus e tanto altro, ma fu anche il primo a costruire in Italia una fabbrica di chitarre elettriche, fu il primo al mondo a produrre contrabbassi con il manico pieghevole, il primo a utilizzare l’alluminio per forgiare manici e cordiere e fu l’artefice di tante altre innovazioni tecniche, anche nel settore della verniciatura. L’esplorazione del mondo wandreano culmina nella sala che illustra la famosa Fabbrica Rotonda di Cavriago, progettata nel 1959 con soluzioni edilizie d’avanguardia, giudicate folli all’epoca, ma poi utilizzate alcuni anni dopo per costruire il Madison Square Garden di New York. L’architettura funzionale della fabbrica e l’organizzazione del lavoro al suo interno sono il frutto di una personalissima ricetta elaborata da Wandrè, capace di coniugare lo Scientific Management di Taylor e Ford con le suggestioni dello Human Relation Movement di Elton Mayo e le Human Resources Theories di Abraham Maslow. L’effetto è una fabbrica utopistica di sapore marcusiano, guidata dalla fantasia, che anticipa di almeno 4 anni la Factory di Andy Warhol e di 40 lo Humanistic Management, enunciato da Minghetti e Cutrano nel 2004 (l’anno in cui Wandrè moriva). Nella fabbrica Wandrè esercita una leadership convocativa, stimola gli operai a esprimersi con variazioni estemporanee sui modelli in produzione, e vuole che sul lavoro essi possano vedere direttamente il cielo, simbolo cardine di libertà, sempre: poiché il lavoro, anche quando piace, è inevitabilmente una fonte di costrizione per l’uomo. Ecco il perché di quella immensa finestra che abbraccia l’intera circonferenza dell’edificio e l’apertura centrale su quel tetto assurdamente concavo. Gli operai hanno le chiavi dello stabile e vige l’assoluta flessibilità degli orari; il capitale è condiviso e tutti ne possono usufruire per piccoli lavori personali. La fabbrica è frequentata da musicisti che improvvisano jam session e dal pittore Lelio Lorenzani che interviene con pennelli e colori sulle casse armoniche degli strumenti. Le chitarre e i bassi costruiti nella Fabbrica Rotonda sono vere e proprie opere d’arte pop, sculture fruibili per musica, che hanno assorbito tutta l’energia di chi lavorava in quel magico edificio e oggi ce la restituiscono. Nell’ultima sala, dedicata ai contrabbassi, lo spettatore assiste a un’apoteosi psichedelica e può gustare un assaggio embrionale dell’arte di Keith Haring, vent’anni prima di Keith. L’approdo finale è alla performance dell’auto-contrabbasso, dove Wandrè trasforma sé stesso in un contrabbasso e si auto-suona. Dunque non un’esposizione apollinea di cimeli e documenti storici, ma piuttosto un’escursione emotiva nel cosmo della contaminazione fra arte e design, così fervida e animata nelle province emiliane del secondo dopoguerra. L’esplorazione di un mondo popolato da simbolismi e colori fortemente attivi sugli archetipi più profondi, un mondo asimmetrico, fatto di non leggi, che ci apre le porte della libertà. Il visitatore non ne esce con l’animo appagato, bensì irrequieto e bramoso di saperne di più. Questa è la “wandreite”, che colpisce chi si confronta senza preconcetti con la vita e le opere di Wandrè... e dalla quale non si guarisce più! Marco Ballestri curatore della mostra [2024]

Wandre' La chitarra del futuro e' una mostra di ricerca e valorizzazione sul grande patrimonio culturale degli strumenti e della storia di Antonio Vandre' Pioli, genio creatore della Wandre', il liutaio piu' rivoluzionario del ‘900, e partigiano sulle colline reggiane, presentata all’interno del ventesimo anniversario del Museo internazionale e biblioteca della musica a Bologna, Citta' Creativa della Musica UNESCO.
Attraverso le chitarre, i bassi e i contrabbassi Wandre', che sono vere e proprie opere d’arte oltre che di liuteria, materiali documentari e le testimonianze del mondo della musica, al Museo internazionale e biblioteca della musica si e' ricostruito il contesto culturale - il movimento beat italiano - della creativita' e della produzione (“la fabbrica rotonda”) del grande artista, innovatore imprenditore di Cavriago, nella provincia di Reggio Emilia, Antonio Vandre' Pioli in arte Wandre', noto in tutto il mondo, che ha creato l’importante marchio italiano e strumenti pionieristici, nonche' rari.

Definite "tra le piu' eccentriche chitarre europee di qualsiasi periodo della storiadella chitarra" anche per l’uso sperimentale di materiali, annoverano tra i modelli piu' conosciuti la Scarabeo, ispirata al volto di John Lennon e posseduta dal figlio Sean. Le chitarre - che tra gli altri stregano Bob Dylan, Celentano, Guccini - e i bassi Wandre', veri e propri oggetti di culto che nelle forme coniugano le esigenzedell’avanguardia con quelle della produzione, hanno trasformato il rapporto tra il musicista e il suo strumento in maniera radicale. La mostra consente di far conoscere al pubblico l’innovazione produttiva di Wandre' che realizzo' la prima fabbrica di chitarre elettriche in Italia, edificata su pianta circolare.

Un particolare ringraziamento per questa mostra va alla Regione Emilia-Romagna, alla direttrice Jenny Servino e a tutto lo staff del Museo internazionale e biblioteca della musica, ai curatori Marco Ballestri, Oderso Rubini, i Partigiani di Wandre' - Paolo Battaglia, Gianfranco Borghi, Luca e Loris Buffagni, Riccardo

Cogliati, Mirco Ghirardini, Giorgio Menozzi, Johnny Sacco, Adelmo Sassi, e ad AssiMusica per il supporto tecnico.

 
[2018]

Una app per iPad con la quale imparare a suonare l'ocarina in settimino

 

Guglielmo Marconi - All'ascolto del Mondo

[2024]

La fantasia al potere e' stato uno degli slogan piu' belli che ha attraversato anche le strade d Bologna nel ’77. E la radio per molti di noi e' stata la casa della fantasia: come essere al centro delle cose senza esserlo, e' semplice e immediata, universale, potente, e ...  intima; ma poi informa, comunica, insegna, intrattiene, connette, stimola l’immaginazione, la condivisione, la partecipazione. E' il nostro spazio teatrale che ci permette di “vedere” con la mente cio' che sentiamo: quante le musiche di ‘altri mondi’ scoperte, quelle voci e quei radiodrammi scritti per essere trasmessi, le radiocronache delle partite di calcio girovagando per la citta', ecc. ecc.

Ci sono poi concetti che diamo per scontati, perche' ci sembra normale che quello che rappresentano faccia naturalmente parte delle nostre vite senza interrogarci sulla loro essenza. Il tempo, ad esempio, che regola in qualche modo la nostra quotidianita'. Quando, grazie all’invenzione del fonografo di Thomas Edison, e' stato possibile cominciare a registrare suoni e parole, e' come se avessimo iniziato a registrare anche il tempo: si poteva riprodurre quella registrazione quante volte si voleva! Poi Guglielmo Marconi ha reso possibile la trasmissione di quei suoni e quelle parole portandole anche dall’altra

parte del mondo.

Registrare e trasmettere quindi, sono state le due fondamentali intuizioni che insieme hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’industria musicale e dell’intrattenimento: era nato un nuovo principio estetico, che definiva il rapporto tra arte e industria, tra domanda e consumo, tra immaginazione e realta'.

Alcuni anni fa ho avuto occasione di produrre un concept album dei Markonee, intitolato The Spirit of Radio, e incentrato appunto sulla vita di Guglielmo Marconi. E' li' che ho iniziato a comprenderne la grandezza, ma soprattutto la profondita' del suo lavoro: saper concretizzare le sue idee/intuizioni con un approccio imprenditoriale pari alla sua capacita' di inventare, di gestire, di costruire.

Questa combinazione di sperimentazione pratica, approccio scientifico e perseveranza, ha reso Marconi una figura chiave nell’innovazione delle comunicazioni e non solo.

“Wonderful as Wireless” era il claim dell’etichetta Marconi Velvet Tone (1907), il primo disco flessibile della storia; il Vocalion, frutto del lavoro dei suo gruppo di ricerca (1927), un processo che ha permesso di iniziare a registrare i dischi elettricamente, i primi storici microfoni, la nascita della BBC e di Radio Vaticana, ecc. ecc. Spigolature forse, a confronto con l’agiografia corrente incentrata sulla comunicazione senza fili e sul Nobel, ma segno evidente di una grande flessibilita' multidisciplinare capace di spostare sempre in avanti il limite della sfida.

La Radia dei Futuristi: sintesi di infinite azioni simultanee, parole in liberta', arte nuova, lotte di rumori e di lontananze diverse,...

Oderso Rubini

Curatore della mostra

 
[2012]

IN THE PINK OF ROCK e' un’evento musicale tutto al femminile, articolato su due serate 25 e

26 Luglio, a partire dalle 21.00 si alterneranno sul palco dello spazio di Via Filippo Re, 6 formazioni

musicali e due dj Set:

Domenica 25 : DIVA SCARLET (BO)

DOGS DON’T LIKE TECHNO (BO)

KYUURI (RE)

Dj Set : LADY BIT (BO)

Lunedi' 26 : MUMBLE RUMBLE (BO)

TETTE BISCOTTATE (BO)

LEIBEI (BO)

Dj Set : REGAN THORN

“IN THE PINK OF ROCK, un esercito di rock al femminile che scuotera' per 2 giorni, il 25 e il 26

Luglio, l’estate bolognese con la forza dei variopinti colori del rock “femmineo”. Due giorni per

accendere i riflettori su realta' musicali che da anni sono presenti e attive nel mondo musicale, e

che hanno attraversato, lasciando segni indelebili, la storia della musica e del costume non solo

sotto le due torri.

DIVA SCARLET, MUMBLE RUMBLE, DOGS DON’T LIKE TECHNO, TETTE BISCOTTATE, KYUURI e

LEIBEI sono le protagoniste di una due giorni che promette di lasciare il segno.

Non c’e' alcun filo “rosa” ad unire queste bands ma una grande forza musicale/creativa che vuole

prendersi la rivincita nei confronti dell’ indifferenza e la discriminazione che per anni ha subito,

venendo relegata, per lo piu' dai colleghi rockers, ad una scena musicale di secondo piano.

IN THE PINK OF ROCK...IL ROCK IN PERSONA a Bologna E' DONNA!!! “

 

Bologna, Citta' della Musica 2.0 - Una visione per il futuro della musica a Bologna

[2010]

Le tre proposte che seguono indicano l’inizio di un possibile percorso per concretizzare a breve alcuni aspetti delle nostra ‘visione’:

La filiera della Musica a Bologna non va ne' ricostruita, ne' inventata ma piuttosto coordinata, potenziata e promossa.

Pensiamo alla musica come una forza dinamica che arricchisce la vita di cittadini, visitatori e ascoltatori a livello globale. Bologna dovra' percio' essere riconosciuta come un centro vitale dallo spirito innovativo, motore per l’intero comparto produttivo, sia da un punto di vista economico che culturale.

Tre sono le macro aree sulle quali attivare azioni mirate per garantire ad ognuna di esse nuove opportunita' di sviluppo:

Citta' dei Musicisti

Citta' della Musica dal vivo

Citta' del Music Business

Le capacita' dei musicisti di Bologna, delle organizzazioni che si occupano di musica e dell’Industria musicale in generale, sono quasi sempre cresciute in maniera spontanea ed autonoma, raggiungendo spesso obiettivi e risultati difficilmente riscontrabili in altri luoghi. Aleggia pero' la sensazione diffusa di

un potenziale fortemente inespresso e probabilmente ‘non percepito’, che una ‘politica culturale’ attenta, lucida e consapevole potrebbe trasformare in una forza economica, formativa e ri-creativa molto piu' sigificativa, amplificando il ruolo di Bologna nella musica sia a livello nazionale che internazionale, sia a livello economico che culturale.

3-Costruzione e gestione di uno spazio virtuale che favorisca la diffusione e la promozione di tutto il sistema Musica del territorio nella sua accezione regionale

Uno ‘Spazio Virtuale’ che prevede una forte integrazione tra web e diffusione televisiva, ma anche modalita' di fruizione con livelli di socializzazione ben piu' ampi degli attuali.

Quindi:

a-Un sito internet per avere la fotografia giornaliera della realta' musicale della nostra citta', per trasmettere l’idea di un insieme, la ricchezza della nostra proposta culturale, ed essere punto di riferimento essenziale

anche per i flussi turistici.

b-Un canale televisivo per la promozione della cultura, aperto a tutte le varieta' musicali, che opera in ambito nazionale e/o internazionale per la diffusione di tutto cio' che la musica produce in ambito regionale.

Per ciascuna delle 3 aree individuate sono stati brevemente delineati gli obiettivi che una adeguata politica culturale dovrebbe perseguire:

Bologna Citta' dei Musicisti

Qualunque musicista dovra' riconoscere Bologna come un posto desiderabile dove vivere, creare e suonare.

Bologna Citta' della Musica dal vivo

La varieta' e la qualita' degli eventi favorira' quell’empatia indispensabile e necessaria alla crescita del pubblico

per fruire la musica in una molteplicita' di stili e situazioni (ambienti).

Bologna Citta' del Music Business

Il music business di Bologna sara' strutturato per collocarsi al di la' dei confini fisici:

qualunque manifestazione di valore dovra' essere goduta sia localmente che a livello nazionale e globale,

qualunque produzione dovra' trovare adeguata visibilita' e sostegno per la sua diffusione e distribuzione oltre le mura cittadine.

Ovviamente non tutti gli aspetti di questa visione troveranno concreta attuazione, ma la consapevolezza di avere una visione condivisa capace di ridare slancio ed entusiasmo a tutta la filiera, di rimettere la creativita' al centro di un interesse economico e culturale collettivo, non puo' che portare benefici a tutti noi e a tutta la citta'.

 

G.E.B - Musica Elettronica dal vivo

[1977]
Concerto del G.E.B. (gruppo estemporaneo del Conservatorio G.B.Martini) presso l'Auditorium Liceo Ginnasio di Faenza 24 marzo 1977
 

Between Touch & Mouse - performance di Oderso Rubini e Carlo'Cialdo'Capelli

[1998]
Performance realizzata durante la Manifestazione 'Il giardino della Musica' utilizzando per la produzione dei suoni il FingerMouse e Sound Toy 17/06/1998
 

Gadjamagramma - Canto per una stagione avanzata

Ouvertoure
...di Hugo Ball
Gioco Scenico Strumentale
...di Palazzeschi
Gioco per Percussione e Synth
Trio
Polisequenza in Movimento
Lovable (F.Nanni) [1979]
Concerto di chiusura del Corso di Musica Elettronica (docenti: G.Felice Fugazza-Oderso Rubini), tenuto presso l'Istituto Stanislao Cordero di Pamparato 25 luglio 1979
 

1978. IL TRENO DI JOHN CAGE - A cura di Oderso Rubini e Massimo Simonini

[2008]

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna 31 maggio – 20 luglio 2008


La mostra 1978. Il treno di John Cage documenta l’evento che nel giugno di trent’anni fa segno' profondamente la cultura musicale contemporanea trasformando le carrozze di un treno in un’installazione sonora itinerante.

Fotografie, materiali video, installazioni e documenti inediti riportano al presente le “tre escursioni per treno preparato” che tra il 26 e il 28 giugno 1978, su progetto dell’artista John Cage e nell'ambito delle Feste Musicali del Teatro Comunale di Bologna, coinvolsero un pubblico numeroso sia a bordo del treno che nelle stazioni di fermata delle linee Bologna-Porretta, Bologna-Ravenna e Ravenna-Rimini.

L’happening progettato con la collaborazione, tra gli altri, del Maestro Tito Gotti si basava sulla registrazione e l'interazione di suoni ambientali, prodotti dalle persone presenti, dai musicisti e dal treno, che dialogavano e si sovrapponevano rendendo tangibile il concetto di “Paesaggio Sonoro”. Cage volle microfoni che riprendessero stridii, cigolii e il continuo assestamento dei ferri delle vecchie carrozze e porto' queste sonorita' all’interno del treno nel quale, imperturbabilmente, fluiva la musica elettronica registrata su cassette dai suoi collaboratori Juan Hidalgo e Walter Marchetti. Un sistema televisivo a circuito chiuso installato a bordo e' indice di come la televisione gia' allora fosse capace di alimentare l’innato bisogno di protagonismo degli esseri umani, svelando la sua pervasiva potenza comunicativa.

L’esposizione del materiale negli spazi del MAMbo vuole documentare lo straordinario progetto di Cage e soprattutto ricreare l’atmosfera allegra e festante del viaggio visibile nei volti sorridenti e stupiti dei presenti e nei loro corpi che si muovono sull’onda dei suoni emessi da un treno trasformato in strumento musicale.

Cage appare in molti scatti, serafico e imperturbabile, spesso avvolto dalla folla, dai gruppi folk locali o dalle bande di paese nelle fermate allstazioni...

 

Alla ricerca del silenzio perduto - 3 Escursioni su treno preparato, variazioni su tema di Tito Gotti

[...]The rolling Cage Revue
"Un treno pieno di musica". Il titolo spiccava gia' a grandi lettere sul Corriere d'informazione del 19 aprile. Un treno? "La prima proposta mi venne fatta da Tito Gotti, Maestro del Teatro Comunale di Bologna, nel gennaio del '77 a Parigi", ha raccontato sorridente Cage alla vigilia del suo happening. "Sai, lui adora i treni proprio come io adoro i funghi. Sono il suo hobby". Nel dicembre scorso venni a Bologna ed un breve viaggio in treno con Gotti mi convinse del tutto. Il suono del treno mi parve molto interessante. Cosi' il giorno dopo a Milano, scrissi il progetto in ogni dettaglio e decisi con Gotti che Juan Hidalgo e Walter Marchetti avrebbero curato direttamente la realizzazione tecnica del tutto. Questo fu l'inizio". Inserita nel quadro delle Feste musicali di Bologna e realizzata con la collaborazione delle Ferrovie del compartimento di Bologna, l'iniziativa di Gotti e Cage e' stata battezzata "Alla ricerca del silenzio perduto". Tre escursioni per treno preparato, variazioni su un tema di Tito Gotti, di John Cage con l'assistenza di Juan Hidalgo e Walter Marchetti.
Tre gli itinerari in giorni diversi: Bologna-Porretta Terme-Bologna (con sosta intermedia a Riola) lunedi' 26 giugno; Bologna-Ravenna-Bologna (con sosta a Lugo) martedi' 27 giugno; Ravenna-Rimini-Ravenna (con sosta a Bellaria) mercoledi' 28 giugno. Tremila lire il biglietto per un programma che comprendeva, almeno in cartellone: regia dei suoni di John Cage; 210 nastri magnetici di Hidalgo e Marchetti, elaborati presso la Harpo's Bazaar con l'assistenza tecnica di Oderso Rubini e Carlo Capelli; e interventi vocali, strumentali, gestuali e visivi di Gianfranco Barucchello, Carlo Capelli, Massimo Coen, Esther Ferrer, Gian Felice Fugazza, Luigi Lanzillotta, Marcello Pabnni, Cristiano Rossi, Marco Scano, Demetrio Stratos, Enrico Visani, Augusto Vismara e Giorgio Zagnoni....

Guido Harari, Ciao 2001 [1978]
Dear Tito Gotti,
It was a pleasure to meet you and spend the day with you in Bologna. And to ride on the train.
I now make the following proposal:
1) That the "happening" have the title ALLA RICERCA DEL SILENZIO PERDUTO with the subtitle 3 excursions in a prepared train, variations on a theme by Tito Gotti by John Cage with the assistance of Juan Hidalgo and Walter Marchetti. And that the three "movements" be listed (on programs or detailed announcements) each with its own date, time-table, destinations and stops en route in such a way as to suggest a musical work;

2)Where N=the number of cars carryng the public, that a sound system having N.x 2 channels be installed so that each car would have two loudspeakers (A and B). NA speakers will receive signals from N microphones picking up noises (squeaks, rattles, etc. --not conversation) from the interior of each car. Switching means (but neither volume nor on-off controls) below (or near) A and B enabling a passenger to switch from any one of the N channels to any other. This sound system would operate from the moment of any departure until the moment of any arrival. At a stop of a destination (but not at the end of the round-trip) the same system would be switched abrubtly from NA and B to C and D speakers placed exteriorly on top of each car, C 1/4 the length of a car from one end of it, D 1/4 the length of the car from the other end of it, NC speakers receiving signals from any one of a supply of N x N or preferably N x N x 2 cassettes prepared by Hidalgo and Marchetti from sound environmental to the RR station in Bologna) played on any one of N cassette machines placed in one of the two freight cars central to the train (and open to public), or in one part of a single freight car. In the other freight car or other part of the same freight car another set of N cassette machines will be used to play any one of an equally large supply of cassettes prepared by Hidalgo and Marchetti from recordings of the region local to the stop representing the people living there, their work, their music, the noises and sounds, "musical" or not, of their daily life, week-ends and Sundays. These cassettes will be transmitted by ND speakers. The public will be informed of its freedom to start and stop and change cassettes during the stop in the station.

3)In the spaces around the station there will be as many television sets as there are TV channels, each tuned to a different station, each placed at at height of about 8' (so that they are easily visible above a standing public). In addition there will be as many live performing musicians or groups of musicians as are willing to play simultaneously and as can (in terms of a budget) be afforded. These groups should be genuinely of the neightborhood of the station, reperesnting the life of the place and its culture. The station itself should present an exhibition of the arts and crafts of the people who actually live in that town or part of town. And the normal services of food and drink should be available or even be made unusually festive.

4)At a scheduled time the PA system of the station will be used to reiteratively announce the train's departure, and all other usual means - whistles, shouts, etc. - will be used so that the public returns to the cars, during which time there will be no diminishing of the performances, live from the station yard, and recorded from the NC and D speakers, or broadcast from the TV stations. However, the moment the train actually starts there will be an abrupt switching from cassette machines as sound sources to microphones as sound sources and from exterior speakers NC and D to interior speakers NA and B.

5)Should some of the performers from the community come aboard the train continuing to play, sing, or dance, they should be welcomed.Omnibus means should be available from one stop to the next just in case some of the public failed to board the train. And taxi means should be available for those who decide for some reason to change their plans.

The above is my basic proposal. I can imagine also the following which may be included or not as you choose.

a)Food and drink should be available in the station from which the first departure is made.

b)In the station an orchestra of any 23 instruments having three conductors(Marcello Panni, jaun Hidalgo, and Walter Marchetti) playing my composition Etcetera (score and parts available through C.F.Peters) for the hour preceding the departure. This music involves a stereo tape recording and environmental sound including airplanes passing above which should be heard from speakers placed above the station floor or yard.

c)These musicians would join the public, taking the trip on the train. They should be distributed more or less equally (or according to the needs of their repertoires (memorized), solo or emsemble (e.g. Hidalgo and Marchetti need the presence of Esther Ferrer in order to perform the Zay Group) in the N cars at the time of the departure (being the last to board the train). Once there they would play from time to time any peices they knew by heart.

with best wishes
John Cage
 
[2003]

Arena Parco Nord

Festa Nazionale dell'Unita' 2003
Bologna dalle 19.00

IO SONO UN DEMENTE
(prima giornata a perdere)

Gli Skiantos da 25 anni propongono il rock “demenziale”: un cocktail di ironia, improvvisazione, poesia quasi surreale, cretinerie, paradossi e colpi di genio.

Ma festeggiare gli Skiantos significa anche rendere omaggio al talento creativo di un’intera generazione, quella del ’77 che cavalco' l’utopia di una trasformazione possibile, l’ardire di un sogno rivoluzionario alternativo e positivo.

Nella pagina dei dettagli potete leggere il lungo elenco di Artisti che con entusiasmo e convinzione hanno accettato di giocare con gli Skiantos fuori dai loro ruoli tradizionali.

La serata si e' conclusa con l'epica 'Battle of the Bands" tra Elio e le Storie Tese e gli Skiantos.

La serata e' stata condotta con la solita imperizia da Patrizio Roversi


 
[1977]
Brano dedicato alla morte di Francesco Lorusso durante gli incidenti con la Polizia a Bologna
 
[1983]
Brano inserito nella compilation Nice Tracks del Red Ronnie's Bazaar N.3
 
[2011]

IN THE PINK OF ROCK 

terza edizione 

domenica 24 e lunedi' 25 giugno 2012 

spazio Zammu' – parco di Villa Angeletti, via Carracci - Bologna 

Nonostante le difficolta' economiche, e soprattutto grazie alla volonta' di tutte le parti coinvolte (associazione BO Ground, Spazio Zammu' e Centro Katia Bertasi), siamo riusciti a dare continuita' al nostro festival dedicato al Rock Femminile Italiano, giunto quest’anno alla sua terza edizione. 

Oggi, le Ragazze del Rock, vogliono essere considerate come “One of the Boys”, per provare finalmente a superare la dicotomia di genere (maschile o femminile) che da sempre le accompagna, e costringerci a porre maggiore attenzione su cio' che conta davvero: la musica. Un concetto (chiamiamolo post-femminista) assolutamente condivisibile.... 

Oggi non e' piu' un problema di genere: Le Ragazze del Rock sono tante e sono brave a suonare anche strumenti tradizionalmente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ma soprattutto hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi piu'...

PROGRAMMA DELLE GIORNATE: 

domenica 24 giugno 

ore 19.30 –presentazione del libro LE RAGAZZE DEL ROCK con JESSICA DAINESE e ospiti 

presentano CHIARA STEFANI e PATRIZIA URBANI 

dalle ore 21.15 –concerti di: 

SHE SAID DESTROY (BO) 

ANPHETAMINA C (MI) 

MAB (London-UK) 

lunedi' 25 giugno 

ore 19.30 –presentazione del libro LARGO ALL’AVANGUARDIA con ODERSO RUBINI e ospiti 

presentano CHIARA STEFANI e ANDREA GOZZA 

dalle ore 21.15 –concerti di: 

GRETEL’S REVENGE (RO) 

ROIPNOL WITCH (MO) 

TREMENDE (BO) 

 
[2000]
un progetto di Carlo 'Cialdo' Capelli e Oderso Rubini

L’uomo batte il suolo coi piedi o con le mani, percuote il suo corpo in cadenza, lo agita parzialmente o interamente per animare gli oggetti e gli ornamenti sonori che indossa. Queste sono le prime musiche strumentali senza dubbio esistite....
Andre' Shaeffner

La naturale evoluzione tecnologica e un uso sempre piu' diffuso della rete stanno modificando in maniera significativa le nostre consolidate abitudini in materia di produzione e fruizione musicale.
SONIC GAME e' un piccolo contributo alla scoperta di strumenti, suoni e modalita' esecutive diverse da quelle storicamente conosciute, dove computer, internet e multimedia la fanno naturalmente da padrone.
Quello che ci interessa, piu' che la definizione o l’esaltazione di un apparato tecnologico comunque complesso, e' la ricerca di un punto di contatto tra i modi primitivi e spontanei di fare musica e l’utilizzo della tecnologia.
La macchina celibe sonora (doveroso omaggio a Marcel Duchamp) e gli altri aggeggi tecnologici utilizzati, sono appunto un gioco, realizzati affinche' gli utenti, grazie ad un interfaccia semplice ed intuitivo e all’utilizzo di elementi sonori alle volte anche complessi possano mettere se stessi in relazione con il suono e la musica, senza necessariamente essere dei virtuosi esecutori.

La macchina celibe sonora e' stata progettata e realizzata nella sua parte software da Carlo ‘Cialdo’ Capelli e nella parte hardware da Oderso Rubini.
 

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